cervello
I DON'T WANT TO KNOW
sistema nervoso
Informazioni personali
SU UN FOGLIO BIANCO
"Beh...cosa hai paura per caso?"
"no assolutamente...sto solo riflettendo e mi sto preparando psicologicamente e moralmente all'avventura!"
"Secondo me stai solo cercando un pretesto per non entrare li dentro."
"Non è vero, adesso entro, ma non fate scherzi."
Mario prende coraggio e si addentra nella famosa casa abbandonata. L'unica fonte di luce proviene dalla finestra da dove è entrato e grazie a questa luce prosegue lungo il corridoio scricchiolante. Per paura di cadere, cammina lungo la parete fino ad arrivare all' entrata. Gli faceva paura trovarsi in quell' edificio da solo, ma la cosa più inquietante è la strana sensazione che lo spinge a proseguire per scoprire qualcosa che neanche lui sa, è come una forza attrattiva che vuole essere svelata.
Con il cuore in gola sale le scale che lo portano verso l'ignoto...
Arrivato in cima vede una porta tra le tante che è socchiusa e incuriosito la spalanca trovandosi diffronte a una stanza completamente sotto sopra.
Comincia a guardarsi in giro ma l'unica cosa che lo attira, anche se lui detesta leggere, è un vechio libro appoggiato su un leggio. Prima di avventurarsi si guarda attentamente alle spalle per assicurarsi che i suoi amici non li tirassero un brutto scherzo. Si avvicina cautamente al diario che sembra avere molti anni ma in realtà le prime pagine svelano che è stato scritto nel 1938.
Sfogliando velocemente le pagine si ferma dove è stato messo il segnalibro, così comincia a leggere.
"Non avrei mai pensato che Antonio con la voglia di vivere che aveva, con la sua voglia di fare...sarebbe giunto a togliersi la vita. Tutti quei giorni a combattere, a resistere e a litigare con la sua stessa anima per poi lasciarsi andare a quella tentazione che ha segnato il suo destino..."
No, a Mario non piacciono le storie tristi, specialmente dove si parla di morte, così sfoglia nuovamente il diario sperando di trovare qualcosa di più avvincente. Le pagine scorrono veloci tra le sue dita, poi di un rumore sordo proveniente da una stanza poco lontana...poi più niente. Mario senza volerlo si ritrova con la faccia tra le mani accucciato dietro al legio attento a ogni singolo rumore.
Rialzandosi sbatte contro il legio facendo cadere il diario il quale si apre su una pagina particolare infatti contiene una foto di due persone giovani.
"no assolutamente...sto solo riflettendo e mi sto preparando psicologicamente e moralmente all'avventura!"
"Secondo me stai solo cercando un pretesto per non entrare li dentro."
"Non è vero, adesso entro, ma non fate scherzi."
Mario prende coraggio e si addentra nella famosa casa abbandonata. L'unica fonte di luce proviene dalla finestra da dove è entrato e grazie a questa luce prosegue lungo il corridoio scricchiolante. Per paura di cadere, cammina lungo la parete fino ad arrivare all' entrata. Gli faceva paura trovarsi in quell' edificio da solo, ma la cosa più inquietante è la strana sensazione che lo spinge a proseguire per scoprire qualcosa che neanche lui sa, è come una forza attrattiva che vuole essere svelata.
Con il cuore in gola sale le scale che lo portano verso l'ignoto...
Arrivato in cima vede una porta tra le tante che è socchiusa e incuriosito la spalanca trovandosi diffronte a una stanza completamente sotto sopra.
Comincia a guardarsi in giro ma l'unica cosa che lo attira, anche se lui detesta leggere, è un vechio libro appoggiato su un leggio. Prima di avventurarsi si guarda attentamente alle spalle per assicurarsi che i suoi amici non li tirassero un brutto scherzo. Si avvicina cautamente al diario che sembra avere molti anni ma in realtà le prime pagine svelano che è stato scritto nel 1938.
Sfogliando velocemente le pagine si ferma dove è stato messo il segnalibro, così comincia a leggere.
"Non avrei mai pensato che Antonio con la voglia di vivere che aveva, con la sua voglia di fare...sarebbe giunto a togliersi la vita. Tutti quei giorni a combattere, a resistere e a litigare con la sua stessa anima per poi lasciarsi andare a quella tentazione che ha segnato il suo destino..."
No, a Mario non piacciono le storie tristi, specialmente dove si parla di morte, così sfoglia nuovamente il diario sperando di trovare qualcosa di più avvincente. Le pagine scorrono veloci tra le sue dita, poi di un rumore sordo proveniente da una stanza poco lontana...poi più niente. Mario senza volerlo si ritrova con la faccia tra le mani accucciato dietro al legio attento a ogni singolo rumore.
Rialzandosi sbatte contro il legio facendo cadere il diario il quale si apre su una pagina particolare infatti contiene una foto di due persone giovani.
mondo
socializzazione...
La socializzazione...
è trasmetere alle nuove generazioni il patrimonio culturale...
i bambini apprendono ciò che gli viene trasmesso dagli adulti,utilizzando le informazioni per formare il proprio bagaglio culturale.
Per socializzazione si intende,inizialmente il rapporto che i bambini instaurano con le persone più grandi.
La prima forma di socializzazione avviene tra la madre e il suo bambino atrraverso l'attaccamento.
Durante l'educazione è fondamentale utilizzare il metodo punizione/premio così che l'individuo che apprende capisce esattamente ciò che può e ciò che non può fare.
E' importante stabilire delle regole ma la cosa più importante è che la famiglia sia sempre presente attivamente durante il periodo di crescita del bambino.
Grazie alla famiglia e agli amici l'individuo trova la propria identità o meglio la scopre dentro di se e individua qundi la strada della sua vita.
Ma oltre alla famiglia e agli amici anche la società gioca un ruolo importante nella formazione del ragazzo, infatti se gli offre una strada di inserimento semplice quest'ultimo è più stimolato nell' intraprendere il suo cammino.
La socializzazione è l'elemento principale dei tre importanti gruppi che subentrano nella vita di ogni individuo ma per ognuno di essi il metodo è assai differente perchè persistono situazioni diverse ma il ragazzo si sa adattare quindi è facilitato in questo senso.
è trasmetere alle nuove generazioni il patrimonio culturale...
i bambini apprendono ciò che gli viene trasmesso dagli adulti,utilizzando le informazioni per formare il proprio bagaglio culturale.
Per socializzazione si intende,inizialmente il rapporto che i bambini instaurano con le persone più grandi.
La prima forma di socializzazione avviene tra la madre e il suo bambino atrraverso l'attaccamento.
Durante l'educazione è fondamentale utilizzare il metodo punizione/premio così che l'individuo che apprende capisce esattamente ciò che può e ciò che non può fare.
E' importante stabilire delle regole ma la cosa più importante è che la famiglia sia sempre presente attivamente durante il periodo di crescita del bambino.
Grazie alla famiglia e agli amici l'individuo trova la propria identità o meglio la scopre dentro di se e individua qundi la strada della sua vita.
Ma oltre alla famiglia e agli amici anche la società gioca un ruolo importante nella formazione del ragazzo, infatti se gli offre una strada di inserimento semplice quest'ultimo è più stimolato nell' intraprendere il suo cammino.
La socializzazione è l'elemento principale dei tre importanti gruppi che subentrano nella vita di ogni individuo ma per ognuno di essi il metodo è assai differente perchè persistono situazioni diverse ma il ragazzo si sa adattare quindi è facilitato in questo senso.